Ho notato e messo piede nel primo 7 Eleven dopo 3 giorni dal mio arrivo in Thailandia. A ripensarci ora mi chiedo come sia stato possibile non finirci dentro prima.
Prima di entrarci non ne conoscevo l’esistenza e non avevo la minima idea di cosa fosse.
7 Eleven è una catena di convenience store che conta oltre 50 mila punti vendita (più di McDonald per capirci) sparsi un po’ in tutto il mondo come Nord America, Messico, Australia e perfino in Europa (Norvegia, Svezia e Danimarca), ma la parte del leone la fa l’Asia dove è leader di mercato in Giappone, e la si può trovare tra le altre, in Indonesia, Corea del Sud, Cina, e Malesia.
In Thailandia ce ne sono più di 8000 e metà di questi si trova a Bangkok.
Può succedere di trovarne due a soli 100 metri di distanza o uno di fronte all’altro ai lati opposti di una strada. A Bangkok si dice che camminando per 5 minuti in qualsiasi direzione se ne troverà sicuramente uno.
Capite bene che non esserci finito dentro e non averli notati per più di 72 ore è un record. O semplicemente ho una quantità di decimi che rasenta la cecità.
Inizialmente questi minimarket erano aperti dalle 7 la mattina fino la sera alle 11, (da qui il nome 7 Eleven o 7/11) ma ora offrono un servizio a orario continuato 24 al giorno per tutto l’anno, festività incluse.
Questo significa che in qualsiasi momento della giornata, e per chi vive in quelle zone, in qualsiasi momento della loro vita, si ha la possibilità di entrare in uno di questi spesso minuscoli negozietti.
Entrare in un 7 Eleven per fare cosa?
Comprare principalmente. Non c’è cosa che ti serva che tu non possa trovare in un 7/11. E il tutto a prezzi vantaggiosi.
Dallo spazzolino alla cartina geografica, dai cerotti al giornale, dall’acqua alla birra, e poi sigarette, sim per il telefono, repellente per zanzare, prodotti per l’igiene, giocattoli e ovviamente il cibo.
Il cibo è la prima cosa che si nota nei Seven Eleven, sulle file di scaffali si possono infatti trovare qualsiasi tipo di snack, biscotti, pane e vivanda esistente. Ma se si ha voglia di ingurgitare qualcosa di caldo la soluzione si trova nel banco frigo. Ossimoro (o quasi) a parte, è proprio nel frigo dove questa catena dà il meglio di sé. Qui infatti puoi scegliere tra diversi tipi di toast, panini, sandwiches, brioches e una volta alla cassa, la commessa con la sua immancabile divisa verde turchese te lo scalderà in pochi minuti.
Tutto ciò sarebbe già sufficiente per rendere le visite ai 7/11 una cadenza quasi giornaliera ma le loro risorse vanno anche oltre all’aspetto del commercio. Non sempre infatti ci si va per comprare qualcosa, può capitare di aver bisogno di prelevare e di non trovare nei dintorni uno sportello, ma basta raggiungere l’ennesimo 7 Eleven per trovare accanto all’entrata un ATM e fare le proprie operazioni in tranquillità.
Improvvisamente è scoppiato un acquazzone e non sai dove rifugiarti? 7 Eleven. Hai bisogno di chiedere informazioni e non trovi nessuno nei paraggi? 7 Eleven. Il caldo torrido ti fa sudare anche le dite dei piedi e cerchi un posto fresco per non morire? Esatto ancora lui, 7 Eleven. La temperatura interna credo non raggiunga mai i 25 gradi e questo oltre a essere un istantaneo beneficio, a forza di sbalzi termici può anche comportare effetti liquidi indesiderati e ahimè no, gli antidiarroici sono una delle poche cose che ancora non si possono trovare nei 7 Eleven.
A parte gli effetti collaterali dell’aria condizionata, l’unica altra pecca che si può trovare in questa catena la si nota appena si varca la soglia delle sue porte scorrevoli. Ding-Dong. Ding-Dong.
Non importa quanto rimaniate nel negozio, questo suono lo sentirete ciclicamente almeno una decina di volte e col passare del tempo lo sopporterete sempre meno. Non è certo una cattiva idea quella di mettere una fotocellula per segnalare l’ingresso dei clienti, ma se questa rileva anche i movimenti della cassiera la situazione sfugge un po’ di mano. Ma in fondo insieme ai suoi colori tipici (verde, arancio e rosso), anche questo particolare aiuta a rendere inconfondibile e caratteristica questa catena.
Per tutte queste ragioni almeno per i viaggiatori, 7 Eleven è diventato dunque parte della vita quotidiana thailandese, e statene certi che se passate per la Thailandia che lo vogliate o no prima o poi ci finirete dentro.
P.S. Se vi manca o siete curiosi di sentire il ding dong iniziale potete amarlo e odiarlo qui.
foto prese da wikipedia
Quando vedo o sento del 7Eleven mi domando subito cosa sto a fare ancora qui in Italia.
Lo sconoscevo.. e ho potuto apprezzarlo a Gennaio febbraio e Marzo 2019 nelle Filippine.
Infatti.. questa catena di mini market non riguarda principalmente la Thailandia poi S Korea e Malesia.. bensì tutta l’Asia.
Le Filippine, 17 mila isole.. sono stracolme di 7Eleven.. e insieme al Chowking e al Jollybee sono caratteristica del luogo.
Manila ha un 7Eleven vicino ad ogni Hotel.. e solo nel meraviglioso mega “Mall of Asia” ( Centro Commerciale dell’Asia) ve ne sono ben 52.
La nostalgia è forte, mi mancano le persone e lo stile di vita di quel luogo.. mi sono ambientato bene e non vedo l’ora di ritornare.. giacché ho deciso di rimanerci a vivere per sempre.
Non voglio più vivere in un posto “povero” e privo di emozioni come l’Italia.
Assurdo realizzare che leggere del 7/11 mi fa venire nostalgia della Thailandia.
Io ho cliccato QUI per ascoltare il suono del campanello di entrata ma senza riuscire a destreggiarmi nel sito.
Comunque ho trovato un’altra cosa che non vendono, è l’acchiappacolore per lavatrice. Forse non lo vendono nella Thailandia intera in realtà.
Sciocca me e le mie esigenze occidentali!
Il suono del campanello partiva in automatico appena si entrava in quel sito ma al momento, forse dovuto al lutto per il re, lo hanno tolto. Vediamo se più avanti lo ripristinano. Comunque su youtube si trova facilmente!