Sistemando la scrivania ho trovato degli appunti scritti nel bel mezzo dell’Amazzonia circa un anno fa. Il sole era da poco tramontato e me ne stavo su di un’amaca con il gracidio delle rane che facevano da sottofondo. Iniziai a scrivere in automatico delle cose che mi passavano per la testa, questo il risultato di quella sera.

 

26 novembre 2017

Ho voglia di perdermi dentro al mondo, tra le sue foreste, le sue culture, i suoi deserti e la sua gente.
Voglio dimenticare tutto quello che mi è stato indottrinato tra le sue tribù e i suoi popoli.
Tra i suoi villaggi e le sue metropoli voglio capire quanti modi ci sono di intendere la vita.
Ho voglia di smarrire ogni certezza e di pormi infinite domande nella solitudine delle sue praterie e dei suoi oceani.
Dissetare questa curiosità sempre maggiore tra tutte le strade impolverate che su di esso si incrociano.
Ammirare tutte le creature che lo popolano e godere di tutti i suoi tramonti e le sue albe.
Voglio capire quanto io sia fortunato vedendo le malattie, la povertà, e le guerre che lo imperversano. Ho voglia di dare una mano laddove tutto ciò accade.
Voglio sentirmi una nullità sotto le sue stelle e invincibile dall’alto delle sue bianche vette.
Essere un tutt’uno con la libertà, e sentirmi vivo e felice ad ogni mio passo.

Puerto Nariño, Amazzonia Colombiana