O meglio, viaggiare come ho fatto finora non fa più per me.
Tra le tante qualità che si attribuiscono al viaggiare c’è sicuramente quella del sentirsi liberi. Ma si fa fatica a parlare di libertà quando c’è un fattore come quello del tempo che troppo spesso condiziona le scelte e detta l’itinerario.
Sia chiaro, sono consapevole di essere molto fortunato ad aver viaggiato per quasi un mese in Colombia. Ma dover lasciare dei luoghi e delle persone per passare ai successivi perché la data di ritorno si avvicina significa davvero libertà?
Come posso pensare di aver capito la Colombia e il suo popolo in un lasso di tempo così contenuto in cui mi sono spostato spesso in tanti forse troppi luoghi? Come potevo approfondire certe dinamiche e instaurare rapporti più profondi con le persone incontrate se dopo qualche giorno ero su un bus per un’altra regione spesso totalmente differente dalla precedente?
Della Colombia non ne ho che grattato la superficie, ma al di sotto di essa c’è un mondo intero. Ci sono storie, idee, drammi, speranze, modi di pensare e di vedere la vita che richiedono tempo e pazienza per essere totalmente intesi.
Ma quanto tempo servirebbe per arrivare ad una comprensione concreta di un popolo e del suo territorio?
Fino a qualche settimana fa un mio progetto futuro era di viaggiare un anno intero per visitare tutto il Sud America. Ritenevo 12 mesi un tempo abbastanza ampio. Facendo due conti, sarebbe all’incirca un mese in ogni Stato. Dopo questo viaggio in Colombia però ho capito che sarebbe un anno passato sempre di corsa, sballottato continuamente da una parte all’altra del Nuovo Mondo in cui finirei per capire poco o nulla di ogni Paese, figurarsi di un continente intero.
Allora forse è il caso di rivedere il mio concetto di viaggiare. Trovare il modo di avere il lusso di non dover condizionare le esperienze dal fattore tempo. Viaggiare lento, molto lento per i mesi necessari per riuscire ad addentrarmi nella vita di un singolo Paese. Ricevere tutto ciò che di positivo e negativo ha da offrire, comprendere le sue dinamiche e le sue complessità dando anche qualcosa di mio attraverso le associazioni e il volontariato.
Da questo giorno in poi tutti i mie sforzi saranno indirizzati quindi nel tentativo di avvicinarmi a questa utopica meta.
Per andare oltre la superficie e soddisfare la mia sete di curiosità, restituendo così al mio viaggiare uno dei suoi aspetti più nobili: la pura libertà.
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