Tempo fa scrissi un articolo sui desaparecidos della Comuna 13, un quartiere di Medellín che fino agli anni novanta era considerato il più pericoloso al mondo. Ebbi modo di visitarlo grazie a Casa Kolacho, un gruppo di giovani che attraverso l’arte tenta di risollevarne le sorti. Le foto che seguono ritraggono 10 graffiti de la Comuna 13 che rappresentano alcuni dei passaggi raccontati in quel primo articolo.

Ecco quindi 10 graffiti che ripercorrono la storia della Comuna 13:

Mariscal

Murales Operación Mariscal, Comuna 13

Questo lungo murales, formato da quattro distinte opere, fa riferimento all’operazione militare “Mariscal” del 22 maggio 2002 che pose le basi per la più famosa operazione “Orión” (ne parlo qui ). Durante questa azione bellica, due ragazzi, mentre cercavano di raggiungere l’ospedale, furono attaccati dalle forze militari e uno di loro perse la vita. Una donna anziana, vedendo la scena dalla finestra, uscì di casa sventolando un fazzoletto bianco per soccorrerli. Questo generò una reazione a catena e ogni persona del territorio espose una bandiera bianca per far capire una volta di più che erano stanchi di questa guerra. L’opera si chiama Mariscal per commemorare questo primo atto di resistenza della Comuna 13 contro le incursioni militari che in quei anni flagellarono il quartiere. Per questo motivo ogni opera contiene un fazzoletto bianco. Il fondo azzurro è invece composto da parole in cui si identificano gli abitanti della comuna: fede, amor, resistenza, memoria, giustizia, arte, famiglia, sogni, vita.

Los elefantes

Murales elefanti, Comuna 13

«Gli elefanti sono simbolo di famiglia. Sono animali con maggiore capacità di memoria e come l’essere umano quando perdono un membro della loro famiglia lo piangono».

El águila

Murales Aquila, Comuna 13

Arriva un momento nella vita in cui l’aquila deve rinnovarsi, cambiare il becco, gli artigli, il piumaggio. È un processo molto doloroso per questo animale ma deve scegliere se far passare questo periodo o lasciarsi morire. Quando però supera questo momento di rinnovazione può vivere più di 30 anni. «Questo è quello che è successo anche a noi abitanti della Comuna 13, quando fummo obbligati a vivere un momento molto doloroso e imparammo a proseguire, a non lasciarci morire» mi spiega Ciro di Casa Kolacho. «Così come l’aquila vola alta, così deve fare anche il nostro sogno nel territorio: volare sempre più alto per evitare che altri ci rompano le ali».

La lechuza

Murales Civetta, Comuna 13

«La civetta è uno tra gli animali più intelligenti e pazienti che ci siano in quanto per attaccare la preda calcola attentamente il giusto momento. Può girare il collo di quasi 360°, così da avere un controllo quasi totale sulle prede. Allo stesso modo l’essere umano sta sempre attento a quello che lo circonda, nel contesto dove sta lavorando, per prendere la migliore decisione».

La mujer adulta y el panda

Murales donna adulta e suo panda, Comuna 13

«Questa opera simboleggia l’amore e il rispetto perché non sappiamo quanto un corpo ha dovuto soffrire anche a livello spirituale e quindi non sappiamo cosa c’è dietro ad ogni ruga e segno di vecchiaia. Il panda è un peluche perché quando eravamo bambini se gli cadeva un occhio le nostre mamme gli cucivano un bottone. Continuava a “funzionare” ma rimaneva una cicatrice che ci ricordava che era successo qualcosa».

La mano

Murales la mano e i dadi, Comuna 13

I dadi che giocano sopra le case hanno una data: Comuna 13, 16 ottobre 2002. «È la data in cui nella comuna ci fu l’operazione Orión. Fu un’operazione militare in comune tra il governo colombiano e il blocco paramilitare i quali avevano intenzione di prendere il controllo di un territorio che non avevano mai avuto e che era abbandonato dalle istituzioni e in mano alla guerriglia. In quei 4 giorni ci furono molte violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Quando la guerra lasciò la comuna rimase il terrore del paramilitarismo assieme al governo: torture, assassini collettivi, sparizioni forzate e lo scandalo dell’escombrera. La mano rappresenta il potere, i dadi descrivono il gioco della guerra».

Pájaros con armadura

Murales elicotteri, Comuna 13

In questo murales si vedono due uccelli con elmi e armatura, che rappresentano i due grandi elicotteri militari che furono impiegati durante l’operazione Orión e precedentemente usati nelle guerre in Afghanistan.

Mujer Afro

Murales donna afro, Comuna13

Il viso della donna afro è un simbolo delle lotte per le libertà. «È un riconoscimento al debito storico nei confronti delle comunità africane e indigene. È ora di abbandonare la discriminazione da parte delle istituzioni pubbliche verso questi popoli».

Pachamama

Murales faccia de la Pacha mama, Comuna 13

Questo è la faccia della pachamama, la madre terra. L’artista che l’ha disegnata ci dice che la madre terra ci da tutto ma che noi le restituiamo poco o niente. «Un occhio sta piangendo e rappresenta quello che gli causiamo, però, allo stesso tempo, l’occhio che piange ci dona una pianta di vita».

Colibrí

Murales Colibrì, Murales 13

«Questa opera rappresenta il colore della vita in quanto il colibrì è il simbolo della libertà e quest’ultima non è nient’altro che il colore della vita». Lo scopo dell’artista è quello di farci riflettere su quale colore stiamo usando per dipingere le nostre vite in quanto sta a noi scegliere la tonalità migliore.

Indígena

Murales indigena, Cumuna 13

Questa indigena rappresenta l’identità. «Quali sono le nostre radici, i nostri antenati. È una faccia indigena che osserva il cielo e pensa al futuro chiedendosi cosa stiamo costruendo oggi e cosa lasceremo alle generazioni che verranno».

Un grazie particolare a Ciro di Casa Kolacho e a Yamileth