Non importa che tu abbia viaggiato per un mese, una settimana, un week-end o un anno intero. Arriverà sempre, prima o poi, il momento in cui senti la sua mancanza.
Fin da piccolo ti insegneranno ad instaurare con lui un rapporto di fiducia e dopo le prime avversità, complice l’abitudine, nessuno vi separerà più. Il legame che si andrà ad instaurare ti porterà ogni giorno a fargli un saluto o, almeno, una breve visita di cortesia. Poi però di colpo parti e per intere giornate se non settimane o mesi, non hai più modo di vederlo.
I primi giorni non ci fai caso, ma con il passare del tempo la sua mancanza inizia a farsi sentire. Certo, in viaggio ne incontri molti altri, di tutte le razze, taglie e grandezze, alcuni più puliti altri che solo l’odore d’abbandono che si portano sulla schiena ti fanno indietreggiare, ma tu, forse per una questione d’orgoglio o di salute, contrai i muscoli ed eviti di intrattenerti.
Arriva il momento però, che non sei più capace di guardare dall’altra parte quando ne trovi uno tutto solo in un angolo di qualche bettola, magari pure mezzo azzoppato. Non riesci più a tenere a freno i tuoi impulsi e ti comporti di conseguenza. Quando improvvisamente arriva quel groppo allo stomaco, dovuto anche al nuovo ambiente, ai nuovi cibi, alle nuove emozioni, al diverso clima, inizi a trovare carini e amorevoli tutti quelli che vedi. Non importa che siano sporchi, che non abbiano un tetto sopra la testa o che nessuno si sia preso cura di loro per anni.
Tutto quello che desideri è passare un po’ di tempo insieme, anche se qualche insetto gli gironzola per la groppa, anche se non viene lavato da mesi e il suo olezzo pervade l’ambiente lugubre da dove non esce ormai da anni. Qualsiasi di queste creature va bene pur di farti passare il disagio interiore che ti arrovella le budella, e mentre tenti di svuotarti da tutte le frustrazioni e fatiche il tuo pensiero va al tuo adorato amico lasciato in Italia.
Una volta tornato a casa, infilata la chiava nella serratura, apri la porta e il tuo pensiero va subito a lui: gli avranno dato da mangiare, lo avranno pulito e trattato bene?
Poggiato lo zaino ti precipiti là dove lo hai lasciato, dove se ne sta sempre buono e fedele in tua attesa.
Finalmente siete di nuovo insieme, lo accarezzi, gli dai da mangiare e da bere. Poi ti assicuri di dargli una lavata e, ricordando tutti quelli simili a lui con cui hai passato del tempo in viaggio, non potrai fare a meno di pensare, ancora una volta, che nessun water potrà mai eguagliare quello di casa.
Foto di Pedro Ribeiro Simões, qui la sua gallery.
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