La bottiglia del 2019 contiene ormai le ultime gocce e un terzo del suo vino è stato bevuto in terra Argentina impregnando di riflesso anche le pagine di Fuori nel Mondo. Quest’anno ho scritto più articoli del solito divisi tra i “dispacci argentini” e la nuova sezione “volti patagonici” sulla quale probabilmente si sposterà in futuro il blog. Come ad ogni dicembre Google mi fornisce indicazioni su quali siano stati i pezzi più letti e quali i meno apprezzati. Solitamente le due cose coincidono lasciando i migliori scritti nelle mani di pochi lettori. Questo sommario potrebbe aiutare a risolvere la questione.

Gli articoli più letti pubblicati nel 2019

Bandiera Argentina1. ¡Benvenuto in Argentina! – “Hanno ammazzato un taxista, per questo siamo in ritardo. L’accesso al parcheggio dell’aeroporto è bloccato, raggiungici dove vedi i lampeggianti della polizia”. È con questa breve telefonata che il mio contatto in Argentina mi fa scrollare di colpo la stanchezza accumulata nella lunga spedizione e mi fa capire che finalmente sono tornato a viaggiare.

 

Tempo liquido2. Tempo liquido – Come può essere già sera se io sono ancora a New York e devo aspettare 7 ore per prendere un aereo che in 11 mi porterà a Buenos Aires dove dovrò prendere un bus che in un’ora e mezza mi porterà in un altro aeroporto, aspettare 6 ore e poi con un ultimo volo interno di 2 arrivare a Neuquén dove un centinaio di chilometri mi separano dal mio punto di arrivo? 

 

Macchia3. Che forma ha la paura? – Il giorno prima di entrare nella favela ero accompagnato dalla paura, qui ho provato a darle una forma. Queste che riempio con lo scrivere sono le ultime ore in cui tante cose che stanno lì dentro, e tante emozioni che stanno qui fuori, non hanno un nome o un volto. È come stare seduti davanti ad un sipario a pochi secondi dalla sua apertura e godersi il momento chiedendosi cosa ci sia realmente dietro. 

 

cassone autostop4. Ford Perfect è alla guida – Un strano articolo dove si tenta di riunire in una sola immaginaria persona, i 63 personaggi che mi hanno raccolto dalla strada e scorrazzato per le remote lande patagoniche nel mio viaggio in autostop lungo 5636 chilometri.

 

Galeone blu5. Il galeone blu punta a nord – Un pullman blu si è trasformato con il passare del tempo in una vecchia imbarcazione che lambisce gli antichi mari del Sud America. Tra steppe infinite, cieli stellati e mozzi sonnacchiosi il veliero ha reso il viaggio di 29 ore un’attraversata romantica.

 

barca nell'acqua6. Il giovane P. – Questo è il primo articolo di “Volti patagonici“. Una serie che “racconta” in maniera inconsueta alcune persone incontrate in questa omonima terra. Sono pezzi molto personali, probabilmente poco comprensibili, figli del mio strano modo di dare una forma a quei brevi ed improvvisi scossoni emotivi che talvolta mi suscitano le persone.

 

Autostop7. Sulla strada per la fine del mondo – Domani partirò per l’estremo Sud argentino. L’intenzione è quella di andare fino ad Ushuaia e attraversare i paesaggi e le genti che stanno nel mezzo. Non c’è un piano, o meglio, ce ne sono molti, ma al momento sono in mano a persone di cui non conosco i volti, le voci e le intenzioni. Questo perché viaggerò in autostop.

 

Tenda steppa patagonica8. L’indecisione dimora a 576 km da Ushuaia – Devo capire dove passare la notte e ho solo due opzioni. La prima ha un nome, Mathias. Un paio d’ore fa è entrato in scena in bicicletta dandomi il proprio numero di telefono per offrirmi, a detta sua, un letto e un pasto caldo. La seconda opzione è piazzare la tenda nei dintorni della rotatoria dove mi trovo, ma un manipolo di uomini sta incendiando dei pneumatici per una protesta a bordo strada.

Strada9. Novità non previste dalla cordigliera – Ho passato la prima notte a Piedra del Aguila, e la temperatura se n’è andata a -3. O la tenda non è adatta o ho sbagliato qualcosa nel montarla, fatto sta che col passare delle ore si è trasformata in un foglio di ghiaccio. I vestiti termici hanno fatto il loro sporco lavoro e tra gli starnazzi delle oche e i colpi di tosse di qualcuno ho anche sognato che il Boca batteva il River. Un sogno per l’appunto.

 

Faro Ushuaia10. Sotto le suole Ushuaia – Vedo le scure acque del canale di Beagle infrangersi contro il Saint Christopher, una vecchia imbarcazione arenata da più di cinquant’anni vicino alla battigia. Ciò significa una sola cosa: sono arrivato, dopo 3260 km sono giunto a Ushuaia.

 

Gli articoli più letti nel 2019 ma pubblicati in passato

1. 100 cose da fare prima di morire Tutti dobbiamo morire prima o poi, tanto vale fare una lista di cose da fare per poi non rispettarla.

2. 7 Eleven cosa sono e perché finirete per amarli – Da 4 anni l’articolo più letto in assoluto senza un apparente spiegazione logica.

3. Viaggio in Colombia: 27 curiositàSi dice Colombia e subito si pensa alla cocaina, alla guerriglia e a Escobar ma c’è molto di più.

4. Itinerario Thailandia: un mese di viaggio Non il miglior itinerario in assoluto ma semplicemente quello che dopo mille variazioni e casualità mi sono ritrovato a fare.

5. I desaparecidos de la Comuna13La triste storia del quartiere più pericoloso al mondo negli anni novanta.

6. Come non raggiungere Salento in ColombiaCronache di un turbolento viaggio colombiano.

7. Contrabbandare sigarette a Marrakech – L’arte di vendere sigarette sfuse in Marocco.